Viaggio al ciclo Mestruale – Infanzia

Traduzione del post originale Viaje al ciclo menstrual – Infancia, di Anna Salvia, autrice della Guida didattica de ‘Il tesoro di Lilith’

DURATA – Questa tappa inizia con il concepimento e termina con la prima mestruazione (tra i dieci e i sedici anni).

LINEARE – Durante l’infanzia siamo lineari, cioè i nostri ormoni sessuali seguono sempre uno stesso ordine con variazioni puntuali.

CIÒ CHE LE BAMBINE HANNO BISOGNO D’IMPARARE

Organi sessuali

Dal primo giorno di vita, noi bambine sentiamo il nostro clitoride, labbra, vagina, utero e ovaie. Abbiamo bisogno di dare nomi ai nostri organi sessuali e capire le loro funzioni così come conoscerli attraverso l’autoesplorazione e l’esplorazione di altri corpi. Se questo non avviene, poco a poco andranno cancellandosi dalla nostra coscienza fino a ché non smetteremo di sentirli. La loro sparizione dalla nostra quotidianità influenzerà la nostra sessualità adulta, così come il dolore mestruale e il parto.

Per poter realizzare questo apprendimento essenziale per la nostra salute e il nostro benessere, abbiamo bisogno che le donne che ci circondano conoscano i loro organi e li includano nelle loro conversazioni e nella loro quotidianità, affinché possiamo procedere assorbendo queste conoscenze in maniera naturale giorno per giorno. Inoltre abbiamo bisogno che gli adulti siano aperti a rispondere alle nostre domande e a non giudicarci né punirci se esploriamo i nostri genitali.

Flusso vaginale

Attraverso il corpo delle donne vicine dobbiamo conoscere i fluidi che accompagnano questi organi. Però molte donne non conoscono le proprietà e le funzioni del flusso vaginale, un fluido molto prezioso per la salute e l’igiene vaginale e per la conoscenza del ciclo mestruale, cosicché noi bambine ci sorprendiamo e ci spaventiamo quando questo compare nelle mutande alcuni mesi prima della prima mestruazione, ci sentiamo sporche e usiamo salvaslip durante tutto il ciclo per nasconderlo. Se invece mamma conosce bene e valorizza il suo flusso vaginale, poco a poco, in maniera quotidiana e spontanea, ci trasmetterà questa conoscenza.

Mestruazione e ciclo mestruale

Allo stesso modo, noi bambine andiamo costruendo la nostra relazione col ciclo mestruale e la mestruazione attraverso l’esperienza delle donne fertili che ci circondano. Se mamma vive la sua mestruazione come una limitazione e un imbarazzo, così lo vivrò io quando inizierò a mestruare, se mamma odia la fase premestruale e si sente fuori controllo, così lo sperimenterò io. Se invece capisci il tuo funzionamento ciclico e cooperi con esso, una volta che insegnerai alla tua famiglia ad accompagnarti, inizierò il ciclo mestruale come una tappa gradevole nella quale mi sentirò sicura e comoda.

Ciclo riproduttivo

Da bambine siamo molto curiose di sapere come fu la nostra vita intrauterina, il nostro parto e i nostri primi mesi di vita. È stata un’esperienza intensa tanto per mamma come per me e entrambe abbiamo bisogno di digerirla parlandone, condividendo ricordi e capendo ciò che avvenne.

Prossima stazione: l’adolescenza

Un’altra attività che ci affascina è classificare le persone che ci circonda secondo la tappa della vita nella quale si trovano: bebè, bambine piccole, bambine medie, bambine grandi, adolescenti, giovani, mamme, nonne. Così intendiamo le tappe evolutive nelle quali transitiamo e quelle che stanno per venire. Approfittiamo di questa curiosità naturale per prepararci per la prossima tappa sessuale, l’adolescenza, spiegandoci con illusione le trasformazioni che sperimenteremo nella tappa successiva.

Sessualità: il massimo piacere con il minino rischio

Noi tutti abbiamo sempre una sessualità, semplicemente si esprime in maniera differente in funzione della tappa di vita nella quale ci troviamo e della cultura nella quale cresciamo. Così, noi bambine sviluppiamo la nostra fisiologia del piacere già nell’utero materno, dove iniziamo ad esprimere vissuti sessuali come l’erezione e l’autoerotismo. Una volta fuori dalla madre, vogliamo esplorare anche il corpo di altre persone e a volte sentiremo piacere erotico in queste interazioni.

Di modo che anche noi bambine abbiamo bisogno di essere accompagnate in maniera salutare e rispettosa nella nostra esperienza sessuale, per poter godere e apprendere con il minimo rischio. Alcuni concetti che devono esserci trasmessi:

– Intimità: abbiamo bisogno di capire che nella nostra cultura le condotte sessuali si realizzano nell’intimità, e che ci definiate chiaramente in quali spazi possano essere attuate certe condotte e in quali invece no.

– Adulti con adulti, giovani con giovani e piccoli coi piccoli: in una cultura come la nostra nella quale avvengono anche molti abusi sessuali infantili, noi bambine abbiamo bisogno di sapere con chi possiamo fare questo tipo di giochi.

– Rispettare il proprio corpo e quello altrui: rispetta e rinforza il mio rifiuto a dare baci o abbracci quando non lo gradisco e fai in modo che rispetti il tuo corpo quando non vuoi che ti tocchi o esplori.

Chi educa trasmette ciò che è veramente

È impossibile comunicare ciò che non sai o ciò che non fa parte di te, così che se vuoi che conosca me stesso devi conoscere te stesso, se desideri che mi accetti per primo devi accettarti anche tu e se ti preoccupa che io esprima l’erotismo con il massimo del piacere e il minimo rischio, tu per primo devi esprimere il tuo erotismo con il massimo del piacere e il minimo rischio.

Per favore, anticipa le domande

Si possono fare domande direttamente, con parole, o indirettamente, con uno sguardo, atteggiamento, comportamento, etc. (es.: se mi fermo a guardare in maniera fissa il petto di una madre allattando).

Affinché noi bambine facciamo domande abbiamo bisogno di vivere in uno spazio ricco di queste tematiche (es.: avendo vicino famiglie di diverso tipo, accesso a corpi nudi per poter esplorare le differenze sessuali, contatto con gravidanze e bebè, facendo sì che gli adulti parlino di temi relativi alla sessualità, etc.). I libri sulla sessualità aiutano a creare stimoli che permettono le domande e il dialogo. Se non sentiamo mai i nostri genitori parlare di sessualità e quando abbiamo fatto una domanda (direttamente o indirettamente) non ci hanno dato una risposta o abbiamo percepito una forte reazione emotiva, è difficile che prendiamo l’iniziativa.

È necessario quindi, che i genitori ci anticipiate le domande? Si, allo stesso modo in cui da piccole ci spiegate molte cose che non vi abbiamo chiesto, lo potete fare anche con i temi che riguardano la sessualità. Tuttavia non in un modo astratto e artificioso come un monologo, ma a partire dalle opportunità che ci vengono regalate giorno per giorno, in maniera semplice, breve e senza tecnicismi. Non dobbiamo capirvi subito, poco a poco andremo costruendoci un’idea di ciò che è ogni cosa.

Parlami in positivo

In generale, voi adulti parlate con noi solo di tutto ciò che di brutto ci può capitare, dei rischi, e vi dimenticate di condividere ciò che riguarda la bellezza, il benessere e il piacere. Presta attenzione ai commenti che fai su questo tema e prova a far sì che la maggior parte delle volte sia in positivo e non relativo alla paura.”

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